Tre fratelli longobardi donarono la "curtem" di Tornano al monastero di San Bartolomeo, segnando l'inizio del legame spirituale con il castello.
La famiglia Mazzalombardi appare a Tornano, con un decreto di Federico Barbarossa che spossessa Warnellottus da Tornano e concede il castello a Ranieri di Berelingero.
Nonostante il passaggio del Castello al territorio fiorentino, restò saldamente Senese e venne assediato, seppur senza successo
Un nuovo e definitivo attacco dei Senesi portò alla resa definitiva di Guarnellotto e della sua famiglia, che si trasferirono definitivamente a Firenze e la proprietà di Tornano passò alla famiglia Ricasoli Firidolfi.
Durante le cruente invasioni Aragonesi, che causarono la distruzioneo il danneggiamento dei maggiori Castelli del Chianti, Tornano, fedele alla sua tradizione di luogo inaccessibile, resse bene e non fu mai preso.
Durante questo periodo non si ritrovano più notizie ufficiali del Castello.
Durante il 1800 era della famiglia Firidolfi Ricasoli, erano gli anni della mezzadria e a Tornano vivevano circa 6 famiglie che lavoravano i vigneti e gli oliveti.
Manfredo Selvolini riuscì a convincere il Barone Ricasoli a vendergli il castello, che all’epoca era in totale stato di abbandono, e grazie all’attento lavoro di restauro, riportò lustro a questo castello che divenne un’elegante residenza.
Durante il 1900 la proprietà restò in mano alla famiglia Selvolini, che se ne prese cura fino alla sua trasformazione in agriturismo dagli anni ‘80.
Il Castello passa agli attuali proprietari, Wendy e David Braben, una coppia inglese, appassionata di arte, vino e storia, che erano da tempo alla ricerca di un luogo che potesse incarnare la perfetta fusione tra bellezza, cultura e lusso. Qui hanno deciso di iniziare il loro progetto di dare vita ad un resort in cui la natura incontaminata, la ricchezza della sua storia millenaria e delle tradizioni si intrecciano per creare un ambiente esclusivo